Non avrei pensato di ideare un mazzo di carte personalizzato, ma quando me lo ha chiesto Fabrizio Muscogiuri di AssoKappa, ossia il maggior produttore italiano di quel settore, la risposta è stata un entusiastico sì!
Il mazzo rispecchia le mie due grandi passioni: il mondo dei bari e la musica. Sharpers, infatti, è il nome arcaico usato in Inghilterra per indicare i bari; ma sharp in inglese equivale anche al nostro diesis musicale e da secoli gli inglesi giocano con quel doppio senso. Il mazzo omaggia quindi i due significati della parola, mescolando elementi di gambling con altri musicali e il tema dominante sul dorso è appunto il simbolo del diesis (da non confondere con il “cancelletto”, usato in informatica).
La scritta “sharpers” è un ambigramma che permette di essere letta anche ruotando la carta di 180°, mentre il disegno sulla scatoletta riproduce la mia mano destra che riceve una Donna di Picche grazie a un hold-out (strumento tipico dei bari). Affascinante l’Asso di Picche il cui disegno si forma usando due chiavi di violino messe a specchio. Il mazzo è pensato per non essere solo un oggetto da collezione ma anche uno strumento alternativo per chi vuol fare spettacolo usando carte diverse dal solito, senza rinunciare alla chiarezza dei disegni classici per quanto riguarda i semi e le figure.